
Stratasys Ltd. , protagonista globale di soluzioni di stampa 3D e fabbricazione additiva, ha annunciato oggi che la propria tecnologia Objet Connex ha avuto un ruolo di primo piano in uno dei film campioni d’incassi di quest’anno, essendo stata utilizzata continuativamente da FBFX Ltd., uno dei principali fornitori di costumi e oggetti di scena.
FBFX Ltd ha fatto parte della squadra che ha lavorato dietro le quinte del film di fantascienza Guardiani della Galassia, avendo creato vari oggetti di scena in 3D, inclusa l’armatura indossata da Korath, il personaggio interpretato da Djimon Hounsou. Come ha spiegato Grant Pearmain, direttore per costumi e oggetti di scena di FBFX, l’armatura è stata realizzata quasi interamente utilizzando la tecnologia Objet500 Connex di Stratasys ed è stata la prima volta che l’azienda ha prodotto un costume indossato in un film stampandolo in 3D.
La stessa tecnologia Objet500 Connex è stata utilizzata per produrre il memorabile elmo di Star Lord indossato dall’attore Chris Pratt. Sono stati creati in 3D diversi prototipi, nonché versioni realizzate mediante pressofusione a vuoto con stampo stampato in 3D. Il costume finale indossato nel film presenta dettagli interni ed esterni stampati in 3D nel materiale VeroGray di Stratasys.
Vantaggi che rubano la scena

Secondo Pearmain, la tecnologia di stampa 3D ha portato la sua azienda in una nuova dimensione, soprattutto per quanto riguarda la qualità e i tempi di realizzazione rispetto ai metodi tradizionali che richiedevano la produzione di modelli in argilla. Ad evidenziare il rapido avanzamento della tecnologia digitale nelle attività di FBFX, l’azienda ora utilizza la stampa 3D nel 90% dei propri progetti – un salto notevole rispetto al 10% circa di soli tre o quattro anni fa.
“Semplicemente, la tecnologia PolyJet di Stratasys offre un livello di qualità con un’alta precisione dei dettagli che è superiore a qualsiasi altra cosa oggi disponibile. Non dobbiamo più affrontare problemi di ripetibilità, come le differenze di competenze tra un artigiano e l’altro. Sappiamo esattamente come sarà l’oggetto stampato in 3D, indipendentemente da quanti oggetti produciamo”, spiega.
Tempi di lavoro dimezzati
“Complessivamente, stiamo accorciando i lead time di almeno il 50%, una risorsa preziosa quando si lavora ad un film, perché il tempo non è mai abbastanza. Questa nostra fede nella stampa 3D e la velocità alla quale possiamo avere gli oggetti nelle nostre mani ci offre la flessibilità e la sicurezza di sperimentare e provare cose nuove, diversamente dal passato quando non sempre avevamo tempo per questo”, continua.
Questi tempi accorciati hanno permesso a Pearmain e al suo team di passare dalla progettazione a prototipi virtualmente completi e accurati in pochi giorni, rispetto alle diverse settimane richieste in passato. FBFX può ora mostrare oggetti altamente dettagliati alle case di produzione cinematografiche molto più rapidamente che usando i metodi tradizionali, riuscendo anche a soddisfare in tempi rapidi richieste improvvise dei registi per provini con le telecamere.
Flusso di lavoro e collaborazione transatlantica senza problemi

Per Pearmain, la capacità offerta dalla stampa 3D a vari team in paesi diversi di lavorare sullo stesso progetto è un’ulteriore dimostrazione dei suoi vantaggi in termini di miglioramento dei processi: “Ci capita spesso di ricevere file digitali da concept designer di Los Angeles che poi finalizziamo e stampiamo in 3D tramite la nostra agenzia di servizi IPF, con la quale abbiamo collaborato in una serie di film importanti”, spiega. “Analogamente, potrebbe capitarci di inviare file con il concept al team laggiù, da perfezionare e restituirci per la stampa che verrà eseguita qui. Il punto centrale è quindi poter lavorare rapidamente e senza intoppi, cosa che ancora una volta ci aiuta a risparmiare tempo”.
Simon Brandon, Marketing Manager di Stratasys nel Regno Unito, ritiene che dal punto di vista della tecnologia, il ricorso alla stampa 3D in questo particolare campo offra una serie di vantaggi che prima erano fuori dalla portata di aziende come FBFX.
“L’alta qualità e precisione dei dettagli, che è possibile conseguire grazie alla risoluzione degli strati da 16 micron delle nostre stampanti 3D basate sulla tecnologia PolyJet, permettono di realizzare oggetti di scena perfettamente funzionali con un realismo senza precedenti, aspetto che assieme alle elevate velocità di produzione di queste stampanti contribuisce a soddisfare due dei prerequisiti più importanti richiesti da aziende come FBFX”, conclude Brandon.