Sempre dalla Cina arriva la prima batteria al grafene per smartphone con prestazioni migliori del suo equivalente al litio: velocità di ricarica e vita più lunga. Il nuovo accumulatore si chiama G-king, ha una capacità di carica di 4.800 milliampere/ora, come le batterie di laptop e tablet, e può sopportare ben 3.500 cicli di ricarica senza perdere in capacità. Questo almeno è quanto ha dichiarato Dongxu Optoelectronics, la società cinese che lo ha presentato a Pechino lo scorso luglio. Ma la sua caratteristica più rilevante è il tempo di ricarica: sembra che in soli 13-15 minuti la batteria possa ricaricarsi completamente. Per ora l’azienda non ha rivelato né dettagli tecnologici né costi e tempi per la messa in produzione: stiamo a vedere se G-king, quando sarà sul mercato, saprà mantenere le promesse!
Home » Accumulatori al grafene per una ricarica super-veloce
Accumulatori al grafene per una ricarica super-veloce
Condividi
Articoli correlati

contenuto sponsorizzatoProdotti e servizi per l’automazione industriale 5.0
Il paradigma 5.0 affianca alla digitalizzazione nel comparto automazione i concetti di riduzione dei consumi energetici, centralità dell’uomo e resilienza della filiera produttiva. Con le sue soluzioni e i servizi, Metal Work è pronta a rispondere alle esigenze delle aziende.

Il fenomeno del creep
Lo scorrimento viscoso (spesso chiamato con termine inglese: creep) è un fenomeno che porta alla deformazione di un materiale sollecitato da un carico statico quando operanti per lunghi periodi in ambienti ad alta temperatura. Tale fenomeno è presente in tutti

Cambiamento climatico: una sfida per l’ingegneria strutturale
Gli ingegneri strutturali, nei prossimi anni, dovranno affrontare la sfida di progettare opere capaci di resistere a fenomeni atmosferici sempre più intensi e frequenti causati dal cambiamento climatico. Le normative, basate su dati storici, spesso non prevedono l’evoluzione di queste

Sensori giroscopici: funzionamento del giroscopio e applicazioni industriali
Il giroscopio è un dispositivo che permette di mantenere l’equilibrio e orientarsi nello spazio, sfruttando la rotazione. Da strumenti meccanici a sensori miniaturizzati nei nostri smartphone, questa tecnologia ha rivoluzionato la navigazione, l’aerospazio e molto altro. di Giorgio de Pasquale